Martedì 19 ottobre 2010, al teatro Comunale di Città S. Angelo ha avuto luogo un convegno presentato dall' Università Popolare della terza età, il cui relatore era Enzo Pellegrini, umanista e fotografo, ma anche esperto di cinema, televisione e teatro.
L' argomento affrontato è il cinema italiano, inserito in un contesto storico difficile e complesso come quello del fascismo e del dopoguerra.
Nel ventennio fascista il cinema italiano è protagonista di un' importante progresso, escludendo i film di propaganda,sopratutto grazie alla costruzione degli studi di Cinecittà, inaugurati nel 1938.
Nell' immediato dopoguerra il cinema cambia, e come ha detto il relatore : "la macchina da presa arriva ovunque: per le strade, nelle piazze..." illustrando la realtà di un Italia spaesata e confusa, con un linguaggio semplice e quasi sempre dialettale.Per questo si parla di Neoralismo. Intanto nelle nostre sale arrivano in massa i film americani precedentemente censurati dal regime fascista, che porteranno, successivamente a collaborazioni cinematografiche tra Italia e Stati Uniti.
La visione di due spezzoni di due film diversi ("Roma Città" aperta e "La famiglia passaguai") ci illustra chiaramente l' impronta neorealista nel cinema italiano. Durante il convegno è stato anche argomentato il cambiamento dell' immagine della donna nei film neoralisti, il quale esempio più evidente è riscontrato nei ruoli dell' attrice Anna Magnani.
Il convegno si è concluso con le domande da parte del pubblico rivolte al relatore e con il saluto delle autorità
Federica Tufano